Sposaitalia, scarpre-fiore e strascico di 5 metri e

Dall’abito ‘pavone’, con ben cinque metri di strascico, a quello rosa shocking, dal vestito decorato con veri fili d’oro alla seta traforata al laser, fino alla scarpa che si sdoppia e diventa bracciale o a quella che riproduce un fiore, con il tacco a fare da gambo: sono decine le proposte curiose per il giorno delle nozze in mostra al salone Sì Sposaitalia Collezioni, a Fieramilanocity.

Ma se ad attirare gli sguardi sono senz’altro in prima battuta le idee più trasgressive, a tenere banco come sempre è la tradizione, in prima linea quella dei distretti tradizionali dell’abito da sposa, dalla Puglia alla Sicilia, protagoniste entrambe di due passerelle organizzate nell’ambito del salone.

Dieci le aziende pugliesi protagoniste e quattordici quelle siciliane, dalle sete ai pizzi più ricercati, dalle linee delicate ai giochi di tessuti e forme, dalle fantasie più classiche a quelle più all’avanguardia.

Velo da sposa record a Trinità dei Monti

Tre chilometri di tulle bianco avvolgono la scalinata di Piazza di Spagna, come una candida cascata. E’ il velo da sposa più lungo del mondo, arrivato a Roma per festeggiare l’apertura in Piazza di Spagna del nuovo Atelier di Gianni Molaro. Lo stilista partenopeo lo ha realizzato per un matrimonio da favola, ed è già entrato nel guinnes dei primati.

Una modella in abito da sposa ha indossato i tre chilometri di tulle, bordato da sei chilometri di seta, per una spettacolare foto ricordo scattata alle prime luci dell’alba sulla scalinata di Trinità dei Monti.

Un omaggio a Roma e all’Haute Couture, a quell’ispirazione di Molaro dove l’abito diviene mezzo di comunicazione continua tra arte e couture. Un percorso artistico riconosciuto anche all’estero, quando già nel 2004 veniva invitato a esporre i suoi lavori di pittura e scultura, unitamente alle sue creazioni di moda, nella casa parigina di Pablo Picasso, durante l’esposizione dell’arazzo Guernica.

Firenze, lista nozze shock per coppie impossibili

Pietro Pacciani, accusato di essere il mostro di Firenze insieme alla beata Madre Teresa di Calcutta, il comandante della Costa Concordia Francesco Schettino con la presidente tedesca Angela Merkel, il presidente dell’Iran Mahmud Ahmadinejad con il segretario di Stato degli Usa Hillary Clinton; e ancora, Diego Armando Maradona insieme alla regina Elisabetta II e il mago Otelma accompagnato a Margherita Hack: sono gli ‘sposi impossibili’, raffigurati all’interno di cuori rossi, sotto l’insegna “Agenzia matrimoniale liste di nozze per coppie difficili”, in mostra nella vetrina di un argentiere del centro fiorentino.

La irriverente esposizione, che da ore strappa sorrisi e/o espressioni perplesse a numerosi passanti e turisti, è una boutade, anche se il titolare dell’attività, Gianfranco
Pampaloni, nega che l’iniziativa sia stata pensata con il sapore della provocazione. ‘

“Mettere insieme Pacciani a madre Teresa? Non c’è alcun intento scioccante in questo – spiega – ma solo l’idea di offrire un’immagine simbolica, per spiegare quanto è arduo, e complicato, stare insieme quotidianamente al giorno d’oggi”.

Un certo intento polemico, nella trovata, in ogni caso c’è, e a riconoscerlo è lo stesso argentiere. ”Le liste di nozze sono così noiose, sempre uguali e… così affaristiche. Con questi accostamenti – dice – in qualche maniera, cerco di vivacizzarne e renderne piccante il concetto”.

Pampaloni non è nuovo a questo tipo di iniziative tra il glam e lo shock. Lo scorso anno, per San Valentino, aveva esposto le immagini dei rivali di Al Capone assassinati nella
strage del 14 febbraio; per Natale, invece, dietro la vetrata era comparso un presepe ‘capitalista’ con oggetti di consumo tra pastori e pecorelle, sovrastato da un’enorme falce e martello d’argento tempestata di diamanti con la scritta ‘vota partito consumista’.

Messico, entro il 2012 spariranno i Maggiolini-taxi

Triste notizia per gli amanti del Maggiolino messicani. Entro la fine dell’anno dalle strade di Città del Messico saranno ritirati gli ultimi Maggiolini-taxi.

Il direttore dell’ufficio taxi nel dipartimento dei Trasporti della città, Victor Ramirez, ha fatto sapere che i permessi per le famose berline della Volkswagen scadranno alla fine di dicembre.

La produzione del modello originale di Maggiolino, noto in Messico come ‘vocho’, è iniziata ai tempi della seconda guerra mondiale ed è stata interrotta nel 2003. Attualmente, ha precisato Ramirez, nella capitale messicana ci sono ancora circa 3.500 Maggiolini-taxi.

Per motivi di sicurezza nel 2003 le autorità di Città del Messico decisero di autorizzare come taxi soltanto auto a quattro porte, mentre il Maggiolino originale ne ha solo due.